Con la collaborazione del Centro Studi SEAC siamo lieti di inviarLe il n. 14 di

– Luglio 2023

LE ULTIME NOVITÀ

Incentivo per le assunzioni a tempo indeterminato di “NEET”: indicazioni

Circolare INPS n. 68 del 21 luglio 2023

Con riferimento all’incentivo per le assunzioni a tempo indeterminato (anche a scopo di somministrazione e per il contratto di apprendistato professionalizzante) di “NEET” effettuate dal 1° giugno 2023 e fino al 31 dicembre 2023, introdotto dal Decreto Lavoro, sono fornite indicazioni per la gestione degli adempimenti previdenziali. L’incentivo è cumulabile con l’esonero c.d. under 36, nonché con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento, nel rispetto dei limiti massimi previsti dalla normativa in tema di aiuti di Stato. Ai fini della prenotazione delle risorse economiche per il finanziamento dell’incentivo, il modulo di istanza online “NEET23” sarà disponibile sul portale dell’Istituto a decorrere dal 31 luglio 2023.

Decreto Alluvione: sospensione di adempimenti e versamenti

Circolare INPS n. 67 del 20 luglio 2023

Fornite indicazioni sull’applicazione della sospensione degli adempimenti e dei versamenti contributivi in scadenza tra il 1° maggio e il 31 agosto 2023 nei territori colpiti dagli eventi alluvionali, nonché le istruzioni operative per datori, artigiani e commercianti, committenti e liberi professionisti tenuti al versamento dei contributi alla Gestione separata, aziende agricole, lavoratori agricoli autonomi e datori di lavoro domestico. Il versamento dei contributi sospesi andrà effettuato entro il 20 novembre 2023 in unica soluzione, senza applicazione di sanzioni e interessi.

Cassa integrazione: domanda per le temperature elevate

Messaggio INPS n. 2729
del 20 luglio 2023

Sulle richieste di integrazione salariale per le temperature elevate (superiori ai 35 gradi), si chiarisce che anche le temperature inferiori ai 35 gradi ma con una temperatura percepita maggiore, possono dar luogo al trattamento di integrazione se le attività lavorative sono svolte in luoghi non proteggibili dal sole o se comportino l’utilizzo di materiali o prevedano lavorazioni che non sopportano il forte calore, nonché nel caso di lavorazioni al chiuso senza idonei meccanismi di raffreddamento.

Rischio legato ai danni da calore

Nota INL n. 5056 del 13 luglio 2023

In merito al rischio legato ai danni da calore, viste le alte temperature del periodo, si richiama l’attenzione sui profili di tutela dei lavoratori sia in fase di vigilanza ispettiva, sia in occasione dell’attività di informazione e prevenzione da rivolgersi ai datori di lavoro ed ai lavoratori. In particolare vengono fornite delle integrazioni informative sulle valutazioni del rischio da calore e sulla sua gestione nell’organizzazione produttiva.

Incentivi under 36 e donne svantaggiate: chiarimenti

Messaggio INPS n. 2598
del 10 luglio 2023

L’INPS fornisce chiarimenti sulle istruzioni di compilazione delle denunce contributive relative agli esoneri previsti per le assunzioni:

· di giovani under 36 a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato;

· a tempo indeterminato e determinato e le stabilizzazioni a tempo indeterminato di donne svantaggiate.

COMMENTI

CONVERSIONE DEL DECRETO LAVORO: CONTRATTO A TERMINE

Con la conversione in legge del Decreto Lavoro (Legge n. 85/2023 di conversione del DL n. 48/2023), in materia di contratto a tempo determinato,

oltre alla conferma dell’eliminazione delle causali legali introdotte dal Decreto Dignità (DL n. 87/2018 convertito dalla Legge n. 96/2018), mediante rinvio alla contrattazione collettiva e, secondariamente, all’autonomia delle parti del contratto a termine, per l’individuazione di causali giustificative, si è provveduto
alla parificazione dei “rinnovi” alle “proroghe” in tema di applicazione delle causali che legittimano l’apposizione del termine al contratto di lavoro.

Rinnovi senza causale per i primi 12 mesi di durata

Sinora in caso di “rinnovo” del contratto a termine era sempre necessario indicare una causale giustificativa, indipendentemente dalla durata complessiva dei rapporti a termine intercorrenti tra le parti, mentre nel caso di “proroga” di un contratto la causale era necessaria solamente al superamento dei 12 mesi complessivi di durata.

In sede di conversione del Decreto Lavoro è stato escluso l’obbligo dell’indicazione delle causali giustificative l’apposizione del termine anche nel caso di rinnovi dei contratti a tempo determinato, qualora la durata complessiva del rapporto sia inferiore a 12 mesi.

Il comma 01 dell’art. 21 del D.Lgs n. 81/2025 ora dispone che:

“Il contratto può essere prorogato e rinnovato liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente, solo in presenza delle condizioni di cui all’articolo 19, comma 1. In caso di violazione di quanto disposto dal primo periodo, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato. I contratti per attività stagionali, (…), possono essere rinnovati o prorogati anche in assenza delle condizioni di cui all’articolo 19, comma 1.”

In virtù di tale modifica, nel caso di rinnovo tra le parti di un contratto a tempo determinato non eccedente la durata complessiva di 12 mesi, non risulta più necessaria l’indicazione di una causale giustificativa l’apposizione del termine, che diviene obbligatoria soltanto qualora la durata dei rapporti a termine sia superiore a 12 mesi.

Computo durata complessiva contratti

Con la legge di conversione del Decreto Lavoro è stata introdotta una sorta di “clausola di salvaguardia” rispetto al computo della durata complessiva dei contratti a termine.

Oltre alla non necessaria apposizione di alcuna condizione nell’ipotesi di rinnovo del contratto a termine nei primi 12 mesi, viene stabilito un azzeramento del periodo acausale, in quanto ai fini del computo dei 12 mesi per i quali la norma non prevede l’indicazione delle causali (quindi i primi 12 mesi di rapporto acausale), si dovranno tenere in considerazione solamente i contratti stipulati a decorrere dal 5 maggio 2023, data di entrata in vigore del Decreto Lavoro.

Eventuali contratti stipulati prima della suddetta data, ancorché fra le medesime parti, sono neutralizzati ai fini del computo dei 12 mesi e quindi il datore lavoro e il lavoratore potranno stipulare un nuovo contratto acausale anche se in precedenza avevano stipulato un contratto a termine con causali ovvero anche se la durata complessiva, considerando i periodi di rapporto antecedenti il 5 maggio 2023, sia superiore a 12 mesi.

Si precisa, altresì, che la “clausola di salvaguardia” non incide sulla durata massima complessiva dei rapporti a termine, che rimane confermata in 24 mesi (salvo la diversa durata prevista dalla contrattazione collettiva o l’ipotesi di ricorrere al contratto in deroga assistita).

Pertanto, nell’applicazione di tale semplificazione occorre tenere comunque in considerazione la durata massima dei rapporti a termine stipulabili tra le stesse parti.

GLI ADEMPIMENTI DEL MESE DI AGOSTO 2023

DOMENICA 20 ® LUNEDì 21

Ritenute IRPEF mensili

Ultimo giorno utile per effettuare il versamento delle ritenute alla fonte operate da tutti i datori di lavoro, sostituti d’imposta, sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, corrisposti nel mese di luglio 2023.